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A volte decidere di allontanarsi da quelli che sono gli "schemi" tradizionali può fare la differenza sul risultato finale. Anche se la tipologia dei due fabbricati presi in considerazione è totalmente diversa, così come la natura degli interventi eseguiti, in entrambi i casi si è deciso di variare totalmente i colori preesistenti delle facciate. Collegamento tra le due situazioni considerate è l'uso del bianco. In un caso, quello del condominio, è servito per dare luce e maggior profondità, nell'altro, quello della villetta anni '20, per risaltare i decori e le cornici. gli altri colori utilizzati, nel primo caso il rosso e nel secondo alcune tonalità di grigio, amplificano il contrasto, rendendo "moderno" il risultato, facendo così uscire dall'anonimato due fabbricati che, altrimenti, non si sarebbero notati.

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Quando richiesto, lo studio si occupa anche dello studio e della progettazione di insegne. In questo caso trattasi di una insegna pittorica per un noto locale, posto nel centro storico di Pistoia.
Dovendo inserire l'insegna tra le due porte di accesso, che presentano decori pitturati, questa è stata bordata con la medesima cornice. Il risultato, a nostro avviso e grazie anche all'esecutrice, è apprezzabile anche per come si inserisce sulla facciate del palazzo, della cui ristrutturazione lo studio si è occupato.

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Uno dei pTavola soluzione definitarogetti più complicati che ci sia stato affidato.
La trasformazione di precario in una struttura permanente, che potesse essere utilizzata come pubblico esercizio per il Paese di Castello di Cireglio che, come molte località di montagna, ne è rimasto sprovvisto dopo la chiusura della bottega di generi alimentari, avvenuta tra la fine degli anni '80 ed i primi anni '90. A parte le problematiche burocratiche che sono state affrontate, la questione più difficile è stata quella di prevedere qualcosa che si inserisse nel contesto circostante, senza turbarlo. Prima di giungere alla soluzione scelta, sono state redatte più soluzioni. Alla fine, grazie ad un attento studio sui materiali da utilizzare, si è riusciti a produrre un risultato che è stato apprezzato, sia dalla committenza che dall'amministrazione coinvolta. E questo non deve essere dato per scontato. I rendering (non ancora perfetti nel realismo) sono comunque sufficienti a dimostrare la bontà dell'intervento e al miglioramento estetico che ne deriva.

Ci occupiamo spesso di riammodernamenti. Non essendo ristrutturazioni vere e proprie, nelle quali la committenza è cosciente dell'entità dei lavori,  la difficoltà sta nel rimanere in costi contenuti e per questo è necessario, nel progettare le opere, il recupero dell'esistente ed in particolare modo dela distribuzione degli impianti tecnologici. Questo è un esempio di studio preliminare, al fine di dare alla committenza una visione, la più realistica possibile, di quanto richiesto. Nel tempo ci siamo accorti che il disegno Bi-dimensionale, anche quando curato, non permette  di percepire il risultato finale. Per questo stiamo investendo molto tempo e molte risorse personali nello sviluppo di questa motodologia di progettazione, che applichiamo a molti dei nostri progetti. 

 

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